Incidente stradale mortale: quando i nipoti hanno diritto al risarcimento

Incidente stradale mortale: quando i nipoti hanno diritto al risarcimento

Accade di frequente, purtroppo, che una persona possa venire a mancare per motivazioni tragiche, come un incidente stradale mortale.

Si pensi ad un’automobile che investe e uccide un anziano signore. I figli, ad esempio, potranno dimostrare di aver subito un danno derivante dalla perdita dell’amato genitore e, così, ottenere un risarcimento del danno.

Cosa accade, però, se a domandare il risarcimento sono i nipoti?

Hanno diritto al risarcimento i nipoti a seguito di un incidente stradale?

Continua a leggere l’articolo per capire quando, in caso di incidente stradale mortale, i nipoti hanno diritto al risarcimento.

PERCHÉ’ I NIPOTI HANNO DIRITTO AL RISARCIMENTO

Il danno di cui parliamo è rappresentato da quella profonda sofferenza e da quel patema psicologico e interiore che inevitabilmente accompagna un lutto.

Nel caso di un evento tragico, cagionato a causa di un illecito commesso da un soggetto terzo, è quindi possibile per i parenti sopravvissuti domandare il risarcimento per queste sofferenze.

Come è ovvio, però, ciò non è sempre possibile: occorre, prima di tutto, dimostrare l’effettiva esistenza di un legame familiare affettivo e reale.

Infatti, sebbene certi legami familiari si presumano essere connotati da sentimenti di vicinanza e affettività (si pensi al genitore coi figli), ciò non vale per tutti i tipi di rapporti familiari.

I nipoti, per esempio, potrebbero essere legatissimi ai propri nonni ma, magari, potrebbero anche non avere nessun tipo rapporto!

IL LEGAME NONNO-NIPOTE

La dimostrazione di questo legame familiare, quindi, sarà tanto più stringente quanto più lontana sarà la relazione familiare.

Per quanto riguarda il legame nonno-nipote, comunque, la giurisprudenza di legittimità dominante non ha dubbi nel riconoscere, in linea generale, l’esistenza di un diritto, in capo ai nipoti, di ottenere il risarcimento del danno subito a seguito della perdita del proprio nonno.

In un passato relativamente recente era però richiesto che i nipoti convivessero con il nonno defunto; tale orientamento è oggi superato, per cui la convivenza non è più considerato un elemento determinante in base a cui stabilire se il rapporto parentale tra nonni e nipoti fosse o meno forte.

Secondo la giurisprudenza più recente, infatti, ciò che rileva è l’intensità e la profondità del sentimento affettivo, cosa che trascende senz’altro la convivenza o altri fattori come l’età del nipote.

Anzi, la Cassazione ha più volte affermato come anche un nipote molto giovane possa provare un immenso dolore per la perdita del nonno non convivente proprio perché il rapporto, come detto, prescinde da simili situazioni.

D’altro canto, afferma la Cassazione, che il diritto dei nipoti ad ottenere il risarcimento per il danno sofferto a seguito della morte del nonno deriva dallo stessa Costituzione, la quale tutela la famiglia molto al di là del semplice e rigido grado di parentela.

Niente ostacoli, quindi, per i nipoti che intendano ottenere il risarcimento del danno.

Come abbiamo visto, q

INCIDENTE STRADALE MORTALE: QUANDO I NIPOTI HANNO DIRITTO AL RISARCIMENTO?

Quindi, i nipoti – anche se non conviventi e pure se bambini – potranno domandare e ottenere il risarcimento del danno sofferto per la perdita familiare.

Sarà, dunque, necessario dimostrare il concreto rapporto parentale che vi era con il proprio nonno scomparso.

Per provare questo rapporto, quindi, potranno allegare nel corso del giudizio tutto quello che può tornare utile al fine di ricostruire il legame affettivo.

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