๐Ÿ›‘ACCOLTA LA DOMANDA DEL DATORE DI LAVORO CONTRO IL FINTO LAVORATORE SUBORDINATO/INFONDATEZZA DELLA DOMANDA PER ASSENZA DI PROVA / FALSA TESTIMONIANZA ATTI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICAโ—

๐Ÿ›‘ACCOLTA LA DOMANDA DEL DATORE DI LAVORO CONTRO IL FINTO LAVORATORE SUBORDINATO/INFONDATEZZA DELLA DOMANDA PER ASSENZA DI PROVA / FALSA TESTIMONIANZA ATTI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICAโ—
โžกTribunale di Napoli 07.07.2022
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๐—œ๐—ป๐—ฑ๐—ฎ๐—ด๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ถ๐—น ๐˜๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐˜๐—ฒ ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ per le evidenti false dichiarazioni rese in udienza, con lโ€™invio degli atti alla Procura della Repubblica di competenza.

Come salvare la casa dal pignoramento

Come salvare la casa dal pignoramento? Con il nuovo “Fondo salva-casa”

Che cosa รจ il nuovo fondo “salva-casa”?

Grazie al nuovo art. 41-bis contenuto nel decreto legge n. 124/2019, la cui legge di conversione รจ entrata in vigore il 25 dicembre scorso, cosiddetto fondo โ€œsalva-casaโ€, il proprietario di unโ€™abitazione che si dovesse trovare in difficoltร  per il pagamento del mutuo, puรฒ beneficiare di una rinegoziazione o di un rifinanziamento con una banca terza, salvando cosรฌ la casa dal pignoramento e dalla procedura esecutiva giร  avviata.

Come funziona il fondo “salva-casa”?

In estrema sintesi, il proprietario che intenderร  salvare la casa dal pignoramento, potrร  richiedere:

  • la rinegoziazione del mutuo;

oppure

  • il finanziamento ad altra banca con surroga nella garanzia ipotecaria giร  esistente. Il ricavato di questo secondo finanziamento, chiaramente, verrร  impiegato per estinguere il mutuo.

รˆ previsto anche lโ€™intervento del fondo di garanzia prima casa, sicchรฉ il debitore godrร  dellโ€™esdebitazione e quindi della liberazione da qualsiasi peso, salvando lโ€™abitazione e liberandosi definitivamente dai debiti.

Quali sono le condizioni per accedere al fondo “salva-casa”?

Per poter godere di questa misura, come giร  detto, devono ricorrere alcune condizioni.

Il debitore

In prima battuta occorre che il debitore sia qualificabile come โ€œconsumatoreโ€, ossia una persona fisica che abbia contratto il mutuo al di fuori della propria attivitร  lavorativa.

Inoltre รจ necessario che il debitore non abbia giร  avviato una procedura di risoluzione della crisi da sovraindebitamento.

Il creditore

Per quanto concerne il creditore, invece, questo deve essere un soggetto bancario e all’interno della procedura esecutiva non devono concorrere altri soggetti creditori.

Il debito contratto

Ci sono poi limiti anche per quanto attiene il debito contratto.

Eโ€™ infatti previsto che questo sia necessariamente un mutuo con garanzia ipotecaria concesso per lโ€™acquisto dellโ€™abitazione e che, in ogni caso, il debitore abbia almeno rimborsato il 10% del capitale originariamente finanziato.

Il debito, inoltre, non potrร  essere superiore a 250.000 euro.

Necessitร  di una procedura esecutiva in corso

Altro elemento essenziale รจ che vi sia giร  la pendenza di una procedura esecutiva sul bene immobile ipotecato con il pignoramento notificato tra il 1 gennaio 2010 e il 30 giugno 2019: da qui il carattere senz’altro temporaneo ed eccezionale della misura.

Quando รจ possibile presentare la domanda per il fondo “salva-casa”?

Per salvare la casa dal pignoramento, inoltre, lโ€™istanza dovrร  essere presentata nel processo esecutivo entro il 31 dicembre del 2021.

Qual รจ lโ€™importo da offrire per accedere al fondo “salva-casa”?

Lโ€™importo offerto non dovrร  essere inferiore al 75% del prezzo (in base all’asta o per mezzo di c.t.u.) mentre il versamento dellโ€™importo rinegoziato o finanziato non potrร  avvenire mediante dilazioni superiori ai 30 anni a decorrere dalla data di sottoscrizione dellโ€™accordo.

Vale anche un ulteriore limite numerico: la dilazione non potrร  superare, infatti, un tot di anni che sommato all’etร  del debitore superi il numero 80.

Se la banca non rinegozia il mutuo? Puรฒ intervenire un parente

La norma, poi, prevede anche la possibilitร  per il debitore che non riuscisse ad ottenere la rinegoziazione o il rifinanziamento di rivolgersi a un parente o un affine entro il terzo grado; questo potrร  infatti accedere al beneficio in luogo del debitore.

Il giudice, in questo caso, emanerร  un decreto di trasferimento dellโ€™immobile e per i successivi 5 anni il debitore e la sua famiglia conserveranno un diritto di abitazione.

Entro questo limite di tempo, il debitore potrร  decidere di rimborsare integralmente quanto giร  versato alla banca dal parente o affine e, dunque, chiedere la retrocessione dellโ€™immobile, accollandosi il residuo mutuo e liberando i familiari intervenuti.

Conclusioni

In attesa degli ulteriori interventi normativi richiesti, che meglio specificheranno aspetti essenziali della procedura, questa misura sembra agevolare fortemente il debitore in difficoltร  che intendesse salvare la casa dal pignoramento.

Cosa fare quando il datore di lavoro รจ incapiente?

Cosa fare quando il datore di lavoro รจ incapiente?

Spesso il lavoratore รจ costretto a far causa al proprio datore di lavoro, e ciรฒ succede per i piรน disparati motivi.

Purtroppo puรฒ capitare che il lavoratore, pur ottenendo una sentenza favorevole, non sia in grado di far valere i propri diritti, poichรฉ il datore di lavoro รจ incapiente.

Fortunatamente, grazie al fondo di garanzia dell’INPS, il lavoratore รจ (parzialmente) tutelato. Leggi articolo per capire cosa fare quando il datore di lavoro รจ incapiente.

IL CASO

Facciamo l’esempio di un lavoratore, senza regolare contratto, che abbia prestato per svariati anni la sua attivitร  lavorativa presso un esercizio commerciale.

Il lavoratore, pur avendo sempre espletato alla perfezione il proprio incarico e pur essendo sempre stato pagato in modo inadeguato, viene dโ€™improvviso licenziato, senza la corresponsione di alcuna somma a titolo di trattamento di fine rapporto.

Ecco allora che il lavoratore decide di far causa al datore di lavoro, chiedendo al giudice tutte le differenze retributive, le ferie non godute, il T.F.R.

Il giudice accoglie la domanda, risarcendo il lavoratore di alcune migliaia di euro, e questi โ€“ forte della sentenza ottenuta โ€“ intraprenda la fase esecutiva.

Ed รจ proprio a questo punto che si palesa lโ€™amara sorpresa: lโ€™esercizio commerciale ha chiuso i battenti, il datore di lavoro non รจ titolare di alcun bene immobile, i ripetuti tentativi di pignoramento vanno a vuoto.

Cosa puรฒ fare, il lavoratore, innanzi uno scenario simile?

IL FONDO DI GARANZIA INPS

Fortunatamente, dinanzi ad un simile quadro, il lavoratore potrร  quantomeno recuperare quanto spettante a titolo di trattamento di fine rapporto , la liquidazione, nonchรฉ le ultime tre mensilitร , e ciรฒ accedendo al Fondo di Garanzia istituito dall’INPS.

In sintesi, la legge prevede che in talune circostanze, lโ€™INPS possa intervenire erogando il trattamento di fine rapporto dovuto a tutti quei lavoratori che non possano soddisfarsi sui rispettivi datori di lavoro, perchรฉ incapienti.

COME INTERVIENE IL FONDO DI GARANZIA?

Ci sono molteplici modalitร  con cui il Fondo dellโ€™INPS interviene.

In linea generale, e semplificando estremamente la tematica, non sono soggetti al fallimento tutti gli imprenditori che presentino congiuntamente le seguenti condizioni:

  • aver avuto, nei tre esercizi precedenti la data di deposito dellโ€™istanza di fallimento, un attivo patrimoniale annuo non superiore a 300mila euro;
  • aver realizzato, nei tre esercizi precedenti la data di deposito dellโ€™istanza di fallimento, ricavi lordi complessivamente non superiori a 200mila euro;
  • avere un ammontare di debiti non superiore a 500mila euro.

Tale distinzione, relativamente alla natura giuridica del datore di lavoro, ha importanza per quel che concerne le modalitร  mediante cui il lavoratore puรฒ accedere al Fondo di Garanzia; a seconda, infatti, della possibilitร  per il datore di lavoro di essere sottoposto alle procedure concorsuali, cambieranno i presupposti mediante cui il lavoratore potrร  accedere al Fondo.

DATORE DI LAVORO CON ACCESSO A FALLIMENTO

In linea generale, comunque, nel caso in cui il datore abbia accesso al fallimento, il lavoratore potrร  chiedere lโ€™intervento del Fondo al verificarsi delle seguenti condizioni:

  1. cessazione del rapporto di lavoro subordinato;
  2. accertamento dello stato dโ€™insolvenza e apertura di una procedura concorsuale di fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o di amministrazione straordinaria;
  3. accertamento dellโ€™esistenza del credito a titolo di Tfr e/o delle ultime tre mensilitร .

DATORE DI LAVORO NON SOGGETTO A FALLIMENTO

Diversamente, in caso di datore di lavoro non soggetto alle procedure suddette, i presupposti saranno i seguenti:

  1. cessazione del rapporto di lavoro subordinato;
  2. inapplicabilitร  al datore di lavoro delle procedure concorsuali;
  3. esistenza del credito per Tfr rimasto insoluto;
  4. insufficienza delle garanzie patrimoniali del datore di lavoro a seguito di esecuzione forzata.

L’ACCERTAMENTO DEL CREDITO DEL LAVORATORE

Infine, per poter richiedere lโ€™intervento del Fondo di Garanzia, sarร  necessario un accertamento del credito del lavoratore, che potrร  avvenire esclusivamente con:

  • una sentenza di un giudice;
  • decreto ingiuntivo;
  • decreto di esecutivitร  del verbale di conciliazione;
  • diffida accertativa con il valore di accertamento tecnico con efficacia di titolo esecutivo.

La procedura puรฒ essere attivata personalmente dal lavoratore, ma รจ consigliabile che venga avviata con lโ€™assistenza di un avvocato, il quale potrร  piรน agevolmente raccogliere la (copiosa) documentazione necessaria da presentare all’INPS al fine di ottenere lโ€™accesso al Fondo.